Deliziosi snack dalle origini antiche con ricetta dettagliata I tarallini pugliesi sono uno snack tipico della tradizione gastronomica della regione Puglia. Conosciuti anche come “scaldatelli pugliesi”, sono considerati una specialità della cucina contadina povera, ma oggi rappresentano al meglio la cucina e la cultura locale. Le origini dei tarallini risalgono all’epoca greco-romana, quando i coloni greci di Taranto producevano i “tarentilli”. Nel Medioevo divennero popolari tra i pellegrini grazie alla loro forma ad anello e lunga conservabilità. La ricetta base prevede pochi e semplici ingredienti: farina, olio extravergine d’oliva, vino bianco e sale. L’impasto viene lavorato fino ad ottenere un composto omogeneo, poi si formano dei filoncini che si chiudono a forma di anello. La bollitura nell’acqua, prima della cottura in forno, rende i tarallini friabili ed evita che diventino unti durante la doratura. La doppia cottura permette inoltre una migliore conservazione. L’impasto base può essere aromatizzato con spezie tipiche pugliesi come peperoncino, finocchietto selvatico, origano o paprica dolce. Per preparare i tarallini: • Mescolate 250g di farina con 100ml di vino, 65ml di olio e 8g di sale. • Aggiungete gradualmente la farina e impastate fino ad ottenere un composto omogeneo. • Formate dei filoncini lunghi 10 cm, chiudeteli a forma di anello e fateli riposare in frigo. • Bolliteli per qualche secondo in acqua bollente, quindi scolateli e asciugateli con un canovaccio. • Distribuiteli su una teglia foderata e infornateli a 180°C per 35 minuti. I tarallini pugliesi sono ottimi da sgranocchiare come snack accompagnati da vino o da consumare durante picnic e gite fuori porta. La loro semplicità e autenticità li rendono perfetti per rappresentare la cucina genuina della Puglia.
I Waffle
I Waffle Sono un dolce a base di pasta lievitata, dalla forma rettangolare o quadrata, ma orami se ne trovano di tutti i tipi e si cucina su una piastra apposita e viene solitamente servito caldo con aggiunta di sciroppo d’acero, frutta fresca, panna montata o altri ingredienti a piacere. La leggenda vuole che i waffle siano stati inventati da un abate belga di nome San Arnolfo (o Saint Arnold), vissuto nel VII secolo. Secondo la leggenda, San Arnolfo era famoso per la sua benevolenza e la sua abilità nella produzione di birra, ma era anche noto per la sua capacità di risolvere problemi culinari. Un giorno, mentre era alla ricerca di un modo per utilizzare l’eccesso di miele prodotto dai suoi apiari, San Arnolfo ebbe l’idea di aggiungere il miele all’impasto per i waffle. Dopo aver sperimentato diverse ricette, San Arnolfo riuscì a creare un dolce unico e delizioso, che divenne presto popolare in tutta la regione. La ricetta originale di San Arnolfo prevedeva l’uso di farina, uova, latte, burro, lievito e miele, e il dolce era cotto su una piastra di ferro calda. Il risultato era un waffle croccante all’esterno e morbido all’interno, con un sapore dolce e delicato grazie all’aggiunta del miele. Oggi, la ricetta per i waffle è stata modificata e migliorata nel corso dei secoli, ma la tradizione di servire i waffle con il miele è sopravvissuta fino ai nostri giorni. In Belgio, i waffle con il miele sono ancora una specialità molto apprezzata e sono spesso serviti come dessert o merenda. Anche se non ci sono prove concrete che San Arnolfo abbia inventato i waffle, la sua leggenda è ancora molto diffusa. La storia dell’abate belga che ha creato i waffle con il miele è diventata parte integrante della cultura popolare belga e ha contribuito a rendere i waffle uno dei dolci più amati e conosciuti al mondo. Storicamente, i primi waffle risalgono al Medioevo, quando venivano cucinati in Belgio e in Francia in piccoli stampi di ferro con motivi geometrici o religiosi. Nel XVI secolo, le piastrine per i waffle divennero sempre più popolari e furono utilizzate in molte cucine europee. In America, i primi waffle furono prodotti nel XVIII secolo e divennero popolari nel XIX secolo, quando le piastrine per i waffle divennero un elemento comune nelle cucine americane. Oggi, i waffle sono un dolce molto popolare in tutto il mondo e sono disponibili in molte varianti, come i waffle belgi, i waffle americani, i waffle di Liegi e molti altri. La ricetta per i waffle può variare a seconda della tradizione e della regione in cui vengono preparati, ma in generale, la ricetta prevede l’uso di farina, uova, latte, burro e lievito. Ecco la ricetta per i miei waffle: Ingredienti: Procedimento: 1. In una ciotola grande, setaccia la farina e la fecola di patate. 2. Aggiungi lo zucchero e mescola bene. 3. Aggiungi le uova e mescola fino a ottenere un composto omogeneo. 4. Aggiungi il latte e mescola fino a ottenere un composto omogeneo. 5. Aggiungi la bustina di lievito per dolci e mescola bene. 6. Aggiungi il burro fuso e la vanillina e mescola fino a ottenere un composto liscio. 7. Lascia riposare l’impasto per circa 10-15 minuti. 8. Scaldare la piastra per i waffle e spennellare con un po’ di burro fuso. 9. Versa l’impasto sulla piastra e cuoci i waffle per circa 3-5 minuti. 10. Ripeti il processo fino a quando hai cotto tutti i waffle. I waffle sono un dolce facile e veloce da preparare e possono essere serviti per la colazione, la merenda o come dessert dopo il pranzo o la cena. Sono anche ottimi da servire durante una festa o un brunch con amici e familiari. Sperimenta con diversi ingredienti e guarnizioni per creare il tuo waffle perfetto. Buon appetito!
Cornetti brioches: una ricetta facile e gustosa
Se siete alla ricerca di un antipasto originale e sfizioso, che possiate preparare in poco tempo e con pochi ingredienti, vi propongo oggi una ricetta di cornetti brioches salati, una variante della classica pasta brioche italiana. Si tratta di dei cornetti soffici e profumati, che si possono farcire con quello che preferite: prosciutto e formaggio, marmellata e nutella, insalata e salame… L’idea è di creare dei cornetti personalizzati per ogni occasione e per ogni gusto. Per realizzare questi cornetti brioches avrete bisogno di: nn – 500 g farina manitoba n – 250 g latte n – 20 g lievito n – 2 uova n – 10 g sale n – 40 g zucchero n – 60 g burro nn Per farcire i cornetti potrete scegliere tra: nn – Prosciutto cotto tagliato a fette sottili n – Formaggio (mozzarella, parmigiano, pecorino…) n – Marmellata di frutta (fragola, albicocche, pesche…) n – Cioccolato nn Per decorare i cornetti potrete usare: nn – Semi di sesamo bianchi e neri n Il procedimento è molto semplice: basta impastare tutti gli ingredienti insieme, per ultimo il burro e lasciare lievitare l’impasto per qualche ora, stenderlo e tagliarlo a triangoli, arrotolarli e farli lievitare nuovamente fino a roddoppio in una teglia. nn Infornate a 200 gradi per 15 minuti e i vostri cornetti brioches salati sono pronti! Questi cornetti sono una vera delizia, morbidi e fragranti, con un sapore dolce e salato che vi conquisterà. Potete farcirli con quello che preferite, io li ho provati con prosciutto e formaggio, ma anche con marmellata e nutella sono buonissimi. Sono ideali da accompagnare con un caffè o un succo di frutta, per iniziare la giornata con energia e gusto. Fatemi sapere se vi piacciono e se li provate, mi farebbe molto piacere vedere le vostre foto e i vostri commenti. Vi auguro una buona giornata e vi aspetto al prossimo post!
Cannoli siciliani: i segreti per prepararli in casa
I cannoli siciliani sono uno dei dolci più famosi e amati della pasticceria italiana. Si tratta di croccanti involucri di pasta fritta, ripieni di una morbida crema di ricotta e zucchero, e decorati con frutta candita, pistacchi, cioccolato o altro a seconda dei gusti. I cannoli siciliani sono nati nella zona di Palermo, ma si sono diffusi in tutta l’isola e nel resto d’Italia, diventando un simbolo della tradizione culinaria siciliana. n Per preparare i cannoli siciliani in casa, occorrono pochi ingredienti, ma bisogna seguire alcuni accorgimenti per ottenere un risultato perfetto. Vediamo insieme la ricetta e i segreti per fare i cannoli siciliani fatti in casa. Ingredienti per 12 / 15 cannoli n Per la pasta: n – 250 gr di farina 00 n – 30 gr di zucchero n – 30 gr di strutto n – 1 uovo n – 1 cucchiaio di cacao amaro n – 50 ml di acqua n – 10 ml di aceto di mele n – 2 gr di cannella in polvere n – 1 pizzico di sale n – Olio di semi per friggere nn Per il ripieno: n – 750 gr di ricotta di pecora n – 250 gr di zucchero a velo n – Frutta candita, pistacchi tritati, gocce di cioccolato o altro per decorare nn Procedimento n 1. Per preparare la pasta dei cannoli, mettete in una ciotola la farina, lo zucchero, il cacao, la cannella e il sale. Mescolate bene e fate un buco al centro. Aggiungete lo strutto a pezzetti e l’uovo. Iniziate ad impastare con le mani, aggiungendo poco alla volta l’acqua e l’aceto. Lavorate l’impasto fino a ottenere una palla liscia ed elastica. Avvolgetela nella pellicola trasparente e lasciatela riposare in frigo per almeno un’ora. n 2. Per preparare il ripieno, mettete la ricotta in un colino e lasciatela sgocciolare per eliminare il siero in eccesso. Trasferitela in una ciotola e aggiungete lo zucchero a velo. Mescolate bene con una frusta o un mixer, fino a ottenere una crema liscia e omogenea. Coprite la ciotola con la pellicola trasparente e mettetela in frigo fino al momento di utilizzarla. 3. Stendete l’impasto con un mattarello su una superficie infarinata, fino a ottenere una sfoglia sottile e rotonda. Con un coppapasta creare le forme e avvolgete ogni sfoglia attorno a uno stampo metallico per cannoli, facendo aderire bene i bordi. Spennellate i bordi con un po’ d’acqua per sigillarli. Scaldate abbondante olio di semi in una padella e friggete i cannoli, pochi alla volta, girandoli spesso con una pinza, fino a quando saranno dorati e croccanti. Scolateli su carta assorbente e lasciateli raffreddare. Togliete delicatamente gli stampi dai cannoli e ripetete l’operazione fino a esaurire l’impasto. 4. Per farcire i cannoli, riempite una sacca a poche con la crema di ricotta e zucchero. Spremete la crema in entrambe le estremità dei cannoli, facendo fuoriuscire un po’ di ripieno. Decorate i cannoli con la frutta candita, i pistacchi, le gocce di cioccolato o quello che preferite. Spolverizzate i cannoli con un po’ di zucchero a velo e serviteli subito o conservateli in frigo fino al momento di gustarli. I cannoli siciliani sono pronti: buon appetito! ️
Impasto alla Birra
L’impasto per pizza alla birra: scopriamo l’origine di questa insolita combinazione L’uso della birra negli impasti per pizza non è una novità così stravagante come potrebbe sembrare. In realtà ha delle basi storiche e ha delle proprietà funzionali all’impasto. n Storicamente, la birra è stata utilizzata nella panificazione fin dall’antico Egitto, quando veniva impiegata al posto dell’acqua. In tempi più recenti, anche i panificatori e pizzaioli dell’Europa centrale e settentrionale erano soliti sfruttare le proprietà della birra negli impasti. nn Funzionalmente, la birra sostituisce efficacemente l’acqua e aggiunge ulteriore umidità all’impasto. Inoltre, grazie al malto presente, fornisce uno zucchero aggiuntivo che alimenta e accelera il processo di lievitazione. n Tra i vantaggi dell’uso della birra citiamo anche il caratteristico colore dorato e gustoso che conferisce alla crosta della pizza. Oggi questa tecnica è stata riproposta e adattata alle alte temperature dei forni. n Io ti suggerisco l’uso di una birra chiara e leggera per non risultare eccessivamente aromatica. n l’impasto per pizza alla birra è un’interessante variante che unisce due piaceri in un unico impasto, sfruttando le proprietà funzionali di questo insolito ingrediente. L’uso della birra negli impasti per pizza ha certamente dei vantaggi funzionali come quello di conferire ulteriore umidità e di accelerare la lievitazione grazie agli zuccheri presenti nel malto. n Tuttavia, potrebbe presentare anche alcuni potenziali svantaggi: nn – Il sapore della birra potrebbe risultare eccessivamente accentuato se non si sceglie attentamente il tipo da utilizzare. Meglio preferire birre chiare e leggere a bassa fermentazione. nn – L’aroma particolarmente accentuato di alcuni tipi di birre artigianali potrebbe non sposarsi bene con tutti i condimenti e mascherarne i sapori. nn – In funzione della birra utilizzata, l’impasto potrebbe risultare più fragile e difficile da manipolare rispetto a uno realizzato solo con acqua. nn – Il contenuto di zuccheri aggiuntivi potrebbe favorire una lievitazione eccessiva che renderebbe l’impasto troppo leggero e digeribile. Come per tutte le varianti, è importante la scelta attenta degli ingredienti e una certa manualità nella lavorazione per sfruttare al meglio i vantaggi senza incappare negli eventuali svantaggi. Con la giusta ricetta e tecnica si può sicuramente ottenere un ottimo risultato.
Biscotti di San Gennaro
Oggi voglio condividere con voi una deliziosa ricetta che rappresenta la tradizione culinaria della Campania: i biscotti di San Gennaro! Questi dolcetti soffici e golosi sono tipici della cucina campana e vengono preparati in occasione della ricorrenza di San Gennaro, il patrono di Napoli. La loro origine risale a un tempo in cui erano preparati dalle suore dell’Ospedale San Gennaro dei Poveri, nel rione Sanità. Oggi, grazie al maestro dell’arte bianca Leopoldo Infante, questo dolce è stata riscoperto e amata da tutti. n Gli ingredienti sono semplici e facilmente reperibili. n Per i miei biscotti di San Gennaro: n – Farina 00: 90 gr n – Uova: 2 n – Zucchero semolato: 60 gr n – Lievito vanigliato per dolci: 1 pizzico n – Scorza di limone: q.b. n – Confettura di ciliegie: q.b. n – Zucchero a velo: q.b. n – Vanillina: 1 pizzico Ecco come prepararli passo dopo passo: n In una planetaria, unite le uova con lo zucchero e montate a massima velocità. nn Setacciate farina, lievito e vanillina e uniteli al composto montato. Aggiungete anche la scorza di limone e continuate a montare a velocità minima. nn Finite di lavorare il composto con una spatola. nn Versate il composto con un cucchiaio formando dei piccoli cerchi su una teglia e fate cuocere i biscotti in forno a 200 gradi per circa 7 minuti. Lasciate raffreddare completamente. nn Una volta ben freddi, farcite i biscotti con la confettura di ciliegie e poi accoppiateli. Spolverizzate con un po’ di zucchero a velo e servite. I biscotti di San Gennaro possono essere gustati al naturale o farciti con una golosa confettura a vostra scelta. Potete lasciarvi ispirare dalla tradizione o dare libero sfogo alla vostra creatività! I biscotti si conservano in una scatola di latta o in un contenitore ermetico, a temperatura ambiente, per circa 1-2 giorni. nn Questi dolcetti sono perfetti per ogni occasione, dalla colazione alla merenda, e vi faranno assaporare un pezzo della tradizione campana. Non vedo l’ora di sentire le vostre esperienze e di vedere le vostre creazioni! Taggatemi nelle vostre foto e utilizzate l’hashtag #impastologo n ️